PER “MACCHINE DEL DILUVIO”. Stefano Massari 1 APRILE 2022 ~ ADMIN A Stefano di MARCO ERCOLANI per-macchine-del-diluvio Osip Mandel’štam consigliava: «Distruggete i manoscritti, ma conservate ciò che avete tracciato a margine, per noia, per disperazione, come in sogno», Quella scrittura “tracciata a margine” e segnalata dal poeta russo, svincolata dalle convenzioni e sospesa tra estrosità del segno e imprevedibilità del senso, appartiene alle scritture non canoniche, che non vogliono essere definite come romanzi , racconti, raccolte poetiche: sono “scritture-schizzo”, dove l’artista prova i suoi sogni, abbozza le sue mappe mentali. A questo genere di scrittura sento che appartiene il tuo ultimo libro di versi, Macchine del diluvio , pubblicato nel 2022 dalla collana “Insetti” a cura di Pasquale di Palmo, alla distanza di tredici anni dal tuo Serie del ritorno. Cosa posso dirti, Stefano, al di là della prevedibile gioia di tornare a leggere i tuoi versi? Solo questo: chi cade n
Ancora non sai cosa vuole la morte da te La poesia di Stefano Massari MARCO MOLINARI 5 Dicembre 2022 Del diluvio universale raccontato nella Genesi si tende a porre in evidenza l’aspetto della salvezza, l’arca dell’alleanza con la quale Noè, uomo giusto, ha messo in salvo il genere umano e gli animali che poterono riprodursi e avviare una nuova creazione. Rimane in ombra la causa del diluvio, la volontà di Dio di distruggere ogni uomo, farlo perire: E Dio disse a Noè: “Nei miei decreti, la fine di ogni essere vivente è giunta; poiché la terra è piena di violenza a causa degli uomini; ecco, io li distruggerò, insieme con la terra. ” (Genesi 6, 13). Vi sono poeti che hanno deciso di fare i conti con questo impietoso retaggio, rendendolo oggetto di un serrato faccia a faccia. È il caso della raccolta di Stefano Massari, Macchine del diluvio , pubblicata da MC edizioni. Massari vive a Bologna e ha alle spalle alcune precedenti raccolte, nonché un intenso lavoro su progetti sviluppati
I morti li portiamo in bocca»: recensione a "Macchine del diluvio" di Stefano Massari a cura di Alessandro Pertosa https://www.almapoesia.it/post/i-morti-ce-li-portiamo-in-bocca-recensione-a-macchine-del-diluvio-di-stefano-massari Inchiostro di fuoco in una mano; penna-spada scintillante nell’altra: Stefano Massari, con Macchine del diluvio (MC edizioni, 2022), è un funambolo su un filo troppo delicato che si spezza. Sferra l’assalto al cielo, mentre cade e sprofonda nel cuore cavo della morte, in quella voragine famelica e originaria che inghiotte la vita. In lui si percepisce subito il desiderio irrefrenabile di infilare lo sguardo fin nel proibito; di illuminare il buio, di spingersi dentro il segreto dell’universo, nel punto più oscuro, lì proprio dove la ferita si slabbra in un gorgo senza
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