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Visualizzazione dei post da novembre, 2022
Su MACCHINE DEL DILUVIO di Stefano Massari Meccaniche della ricomposizione di Massimo Barbaro meccaniche-della-ricomposizione Ci sono biografie che si incrociano e biografie che si intrecciano. Vite. Ecco, la parola tanto maledetta, al punto da dimenticarne il perché, tanto da chiedersi se non si sia trattato di un errore, tragicomico e equivoco, mescolato con la carta e l’inchiostro, che conserva ancora qualcosa di dicibile.  Stefano Massari mi manda il suo  Macchine del diluvio  (Milano, MC Edizioni), preceduto da una telefonata in cui la stessa voce amica, la stessa forza, mi parlano di ritorni (da chissà dove – nessuno può dire, veramente, dov’è stato nelle sue assenze, dal momento che siamo, sempre, maledettamente presenti a noi stessi…), di progetti… Fa un certo effetto, nello scorrere la biografia del risvolto di terza, ritrovarsi non solo nei libri ma anche nelle imprese di un poeta e di quello sparuto manipolo di  hommes de lettres  che ha segnato anche la mia. Le opere. D’alt
MACCHINE DEL DILUVIO nota di Anna Maria Farabbi  su casamattablog.it
MACCHINE DEL DILUVIO  nota di MARCO MOLINARI  su La Voce di Mantova
PER “MACCHINE DEL DILUVIO”.  Stefano Massari 1 APRILE 2022  ~  ADMIN A Stefano di MARCO ERCOLANI  per-macchine-del-diluvio Osip Mandel’štam consigliava: «Distruggete i manoscritti, ma conservate ciò che avete tracciato a margine, per noia, per disperazione, come in sogno», Quella scrittura “tracciata a margine” e segnalata dal poeta russo, svincolata dalle convenzioni e sospesa tra estrosità del segno e imprevedibilità del senso, appartiene alle scritture non canoniche, che non vogliono essere definite come romanzi ,  racconti, raccolte poetiche: sono “scritture-schizzo”, dove l’artista prova i suoi sogni, abbozza le sue mappe mentali. A questo genere di scrittura sento che appartiene il tuo ultimo libro di versi,  Macchine del diluvio , pubblicato nel 2022 dalla collana “Insetti” a cura di Pasquale di Palmo, alla distanza di tredici anni dal tuo  Serie del ritorno.  Cosa posso dirti, Stefano, al di là della prevedibile gioia di tornare a leggere i tuoi versi? Solo questo: chi  cade  n
STEFANO MASSARI , VINCITORE POESIA EDITA Macchine del diluvio , MC edizioni, 2022 Sono pagine invase dalla luce e dal buio. Chiaroscuri potenti, passaggi improvvisi dal sole alla notte, dal grido di gioia al grido di terrore, viaggi nell’Ade che è qui, su questa terra, a un passo da noi, e ci azzanna con i suoi artigli mortali. Stefano Massari scrive il libro della sua vita e ci immerge nelle forze cosmiche che abbiamo dentro e che dilagano lasciandoci senza parole, mentre si alternano le morti e le nascite in un girotondo incessante e ai riti della sepoltura si mescola il vagito dei neonati, finché in questo vortice senza tregua tutti noi ci accorgiamo “di avere il buio come compagno di banco” premio Europa in Versi 2022 motivazione della giuria
Macchine del diluvio – Stefano Massari Di  Federico Migliorati   /  Novembre 7, 2022 macchine-del-diluvio-stefano-massari Macchine del diluvio , Stefano Massari (MC Edizioni, 2022). Per cercare di fissare la cifra contenutistica ed espressiva di un’intensa esperienza poetica come quella di Stefano Massari in  Macchine del diluvio , silloge apparsa da poco per i tipi della milanese MC edizioni, conviene partire proprio dall’incipit, dal verso iniziale della prima composizione: “Continuano a cantare le iene ogni giorno che viene”. Sta qui anche il segno stilistico di un corpus letterario complesso e multiforme che apre squarci vieppiù ampi di cruda realtà, intrisa di fagocitanti tormenti, di apodittiche verità, di indicibile sofferenza nel trascorrere e trascolorare della quotidianità. Quattro le parti, di cui una eponima, in cui si produce l’opera: “I primi dodici morti (1969-1996)”, “Figure del diluvio”, “Macchine del diluvio”, “Diario nostro” anticipate da un “antefatto” e con la pref
Stefano Massari,  MACCHINE DEL DILUVIO , MC edizioni 2022 di Sebastiano Aglieco  https://miolive.wordpress.com/2022/04/10/stefano-massari-impareremo-questo-coraggio/ Esce, nella bella collana diretta da Pasquale Di Palmo, il nuovo libro di Stefano Massari. Sono poesie finalmente rilasciate dopo anni di silenzio, indiscutibilmente scritte nello stile riconoscibilissimo di Stefano Massari, e cioè in forma di “pezzi”, “torsi” immaginati nel contrasto tra luce e ombra, tanto che vengono subito alla mente corrispondenze fittissime con la pittura e la scultura. Probabilmente, aggiornando il campo delle citazioni, bisognerebbe indicare certe immagini fotografiche dei corpi di Viviana Nicodemo, o di quelli in naftalina fotografati da Simone Casetta, nell’album fotografico “Fanno finta di non esserci”. Non per ultimo gli esiti di alcuni recenti artisti come Roberto Ferri o Emanuele De Santi. Parrebbe, inoltre, a una prima superficiale lettura, poter corrispondere questa poesia con la scrittura
Stefano Massari / Poesie per i vivi Macchine del diluvio ELIO GRASSO  da PULP quotidiano dei libri stefano-massari-poesie-per-i-vivi Stefano Massari errante lo è sempre stato, in altri lidi per tredici anni (tanti ne sono passati dal precedente libro, Serie del ritorno), fino a questo 2022 che lo vede in compagnia di coloro a cui vuole legarsi, a cui è già legato, e in attesa di chi ambisce alle di lui parole. Dunque, le cose del mondo tornano trafitte dal significato di una lingua mai dismessa. E ancora una volta, eccola: autentica descrizione della vita – cupa e chiara – dal sapore di mania e seduzione, come in un romanzo d’amore dove le macchine sono sempre in primo piano: non quelle meccaniche, ma le biologiche cellulari, dominanti, sottolineanti la bellezza di quel che la poesia fa. Quando c’è, la lingua sovrasta – dopo averlo rivelato – il diluvio, quel fenomeno ostinato che spazza via e subito dopo fertilizza. E noi devoti, qui, guardiamo alla perversione dei segni, mai paghi, c